mercoledì 28 dicembre 2011

Sguardi..





Lemozione sale quando sento le Tue dita intrufolarsi  sotto l’elastico delle mie mutandine e procedono al totale denudamento del culetto già discretamente colorato di rosso. Osservo lo specchio e le vedo... le tracce che hai lasciato sulla mia pelle chiara e delicata, le osservo, mi bagno, avverto un forte ma piacevole bruciore, cerco di posizionarmi il meglio possibile sul letto, la posizione più comoda per me e la più accattivante per Te,  ma tu mi hai già anticipato,  sento la tua mano che mi strizza i capezzoli fino a farmi urlare.. stringo le gambe ho un fremito di godimento, inevitabile,   mi spingi in avanti  e mi fai appoggiare completamente sul letto a quattro zampe,  col culetto proteso verso l’alto, ma soprattutto aperto, spalancato..continuo ad osservarti... ti  sto offrendo uno spettacolo incredibile, una completa visione di… tutto. Mi accarezzi con  la tua mano calda, rimango immobile, percepisco le tue intenzioni,  le grandi labbra del mio sesso ingrossate, eccitate...sventolo il mio culo davanti alla tua faccia, allargo le gambe sfiorando con la mia fica  i tuoi pantaloni che  bagno con il mio sapore. Vorrei che tu infilassi un dito tra la fessura delle mie natiche aperte... Finalmente ti spogli, ti chini su di me, cominci a penetrarmi con un dito, leggermente e  poi più in profondità, mi rassicuri, accarezzandomi, baciandomi la schiena... continui con due dita, con una mano mi prendi  i capelli e mi tiri la testa indietro..  Ti sento.... Finalmente dentro di me, sono Tua...  le tue tracce ....il sudore... il tuo sesso... dentro.


Così mi voglio immaginare....Come la Tua bimba che aspetta il suo premio...
Grazie
   

lunedì 19 dicembre 2011

Sguardi...




Oggi sono libera... Sono le 8,00, tengo il cellulare spento, guardo il cielo, il tempo non è dei migliori, ma non me ne frega molto,  starò con Te  tutto il giorno, non faccio colazione, non prendo il caffè, lo farò per strada...Appuntamento  alle 11,00…. fa un freddo cane, sono 7 anni che non salgo in sella a una moto, mentre ti raggiungo penso… beh... ho paura. Si …  Una fottuta paura.
Non so esattamente a cosa sia dovuta, forse è la mia parte razionale.. !!! Poi finalmente ti vedo… mi  stai osservando, il tuo sguardo perverso più che mai  sul  mio caschetto sbarazzino e sul mio viso da brava-ragazza...apri il bauletto e mi porgi il  casco, lo infilo e monto dietro la tua moto, ti abbraccio stretto, piano- piano mi rilasso, mi  stringo a Te sempre di più con  tutte le mie forze, fa veramente freddo....…
Ti fermi solo quando raggiungiamo il Motel, parcheggi la moto davanti alla stanza,  ti seguo e mi ritrovo dentro una stanza  non molto grande..particolarissima ..  grandi specchi applicati alle pareti ed al soffitto , osservo tutto con calma, sarà l’atmosfera….il tuo sguardo..ma   comincio a rilassarmi…a  lasciarmi andare.
Mi avvicino a te, la luce è soffusa,  osservo  lo specchio al soffitto  e mi  vedo riflessa., mi fa uno strano effetto vedermi così...
"Come mai sei già  bagnata”? mentre continui  a baciarmi il collo mi lasci libera  la bocca per rispondere alla tua  domanda.… io  cerco nella mente una risposta sensata... non la trovo....a volte mi fai  sentire così impacciata, ma desidero il Tuo sguardo su di me …ne  ho bisogno.
Le Tue dita sulle mie labbra,  il sapore della mia fica che lecco dalle Tue dita, osservo ancora lo specchio, quello laterale...Sei completamente nudo sopra di me, nudo, perfetto,  bellissimo. Non ho mai provato un piacere così.... 
Mi guardi….apro le cosce tremando, impacciata ma perversa nei movimenti di voglia fortissima... mi sfilo il perizoma,  il tuo  viso tra le cosce, la lingua a fondo, dentro, fino al cervello, mi da un piacere esplosivo….
La muovi… mai provato una sensazione così…
Continuo a guardare...Mi  prendi la mano e me la porta tra le cosce, vuoi che  mi tocchi da sola… Lo faccio…..... sei sulla poltrona  e mi guardi..con un click confermi i miei pensieri.... 
Grazie



mercoledì 14 dicembre 2011

Pensieri


Giornata noiosa oggi, sai che sono impaziente di vederti….Ora avrei bisogno delle tue dita che mi stringono, che scendono più in basso a torturare i capezzoli e poi ancora più giù tra le cosce calde,  avrei bisogno del Tuo sesso da adorare, dei Tuoi segni sulla pelle e di quella sensazione, quella sensazione giusta, quando senti che non c’è più nessun motivo per difenderti,  per nasconderti, nessun tranello o inganno…le braccia che ti avvolgono, ti tengono, ti stringono..e.. senti che non devi più preoccuparti di niente…
Sono qui in ufficio a scrivere i miei pensieri, gli occhi chiusi , i nervi tesi, a succhiarmi  le dita, cercando di ricordare il Tuo sapore…

domenica 11 dicembre 2011

Seduzioni


Questa mattina ho deciso di comprare qualcosa per te, per il nostro prossimo 
incontro, lingerie nuova, entro nel sexy shop, non ci sono altri clienti, l’
ambiente è particolarmente raffinato, mi accoglie il titolare che è un conoscente, stupito di vedermi li, mi chiede se può essermi d’aiuto….…

Inizio a guardare la lingerie, a toccare i tessuti, guardo le scarpe, un paio 
di scarpe nere col tacco a  spillo, una stringa intorno alla caviglia, aperte 
in punta, le indosso, ho la sua approvazione,  mi consiglia di provare anche 
la lingerie… è bellissima, gli spiego quali sono le mie esigenze, i tuoi gusti, 
tutte cose molto eleganti,  provocanti, sono imbarazzata, molto imbarazzata, ma 
lui per nulla imbarazzato, mi porge un capo  e mi chiede di indossarlo, entro 
nel camerino mi spoglio, inizio ad indossare il reggiseno, è a balconcino i
 capezzoli sono scoperti , duri, percorsi da mille brividi, mi guardo allo
specchio, con la coda dell’occhio vedo che mi sta osservando, divertita dalla cosa
 decido di non chiudere bene  la tenda, mi sfilo il reggiseno e le mutandine e 
indosso tutto quello che sceglie per me, vuole farmi indossare un corsetto, mi 
incita a provarlo, tramite lo specchio interno verifico se mi sta guardando, 
cosa che puntualmente lo becco fare…i nostri sguardi si incrociano nel 
riflesso… sorride sornione, autoreggenti, scarpe, perizoma,  mi spiega che sono 
troppo frettolosa, che la lingerie  bisogna indossarla bene, mi prende la mano
e mi incita ad  uscire dal camerino tanto non c’è nessuno, siamo soli, esco 
titubante, con le mani  mi copro il seno, sorridendo fingo imbarazzo,  lui
 divertito, mi porge il corsetto, mi aiuta ad indossarlo, sento le sue dita 
sfiorarmi la  pelle, mi sistema il seno, mi guarda e mi chiede di provare altri 
capi…provo una  guepière, un reggicalze il perizoma... Non mi ha mai visto così ..sono curiosa della sua reazione. ... Lo lascio fare perché è quello che voglio…
Rientro nel camerino, mi rivesto e sento un languore al basso ventre, mi sento 
eccitata per la reazione che le  ho provocato…io intanto, ad ogni indumento  che indosso avverto un brivido pensando a
 quando Tu  li sfilerai  lentamente da me…”

giovedì 8 dicembre 2011

Pensieri

Sono rientrata ora...... via i vestiti, le scarpe, le calze e nello stereo un cd con quella musica che piace a me...Scalza e quella musica che attraverso le orecchie penetra fino al cuore, mi sono stesa sul tappeto e ho staccato la spina dal mondo.


mercoledì 7 dicembre 2011

Emozioni






Ho bisogno di sentire dentro di me i Suoi stessi desideri, desidero  provare il Suo stesso piacere .
Ecco, adesso sono  perfettamente immobilizzata, impossibilitata a muovermi,  non mi resta che concentrarmi sul mio piacere. Ogni volta che percepisco le Tue intenzioni, sento l'eccitazione crescere, le cavigliere fissate,  mi tengono larghe le gambe al massimo,  le polsiere agganciate  alla testata del letto, mi costringono all'immobilità...sono  completamente inerme ora. Mi sento finalmente al "mio posto." Sento il suono della Tua frusta che  mi colpisce, sempre nello stesso punto, resisto, continui a colpire sulla schiena, gemo, mi contorco, mi concentro sulla  sensazione, che non so chiamare, ora avverto una sensazione di fresco ...  mi accarezzi la  schiena con il manico della frusta, ti chiedo ancora qualche colpo, mi accontenti e passi a colpirmi il culo, poi sempre il manico gelato...mi contraggo....è bellissimo. .. Sorridi.
Sorrido. Un’ infinità di tempo più tardi mi sleghi, mi ordini di inginocchiarmi davanti a Te, ti  apro i pantaloni, cerco il Tuo sesso, lo accarezzo, ci  gioco con la lingua, sento che stai per godere, accellero,  mi tieni la testa, mi blocchi,  affondi, ti  sento cedere, mentre ti lecco e ti ripulisco anche dall'ultima goccia, mi afferri per il collare e mi porti sul letto....Mi fai  distendere...sei  vicino a me.

martedì 29 novembre 2011

Emozioni

-Ci si può eccitare semplicemente ascoltando la Sua voce mentre  mi parla di lavoro e di colpo cambia improvvisamente tono?
E quando cambia si può iniziare a pizzicarsi i capezzoli attraverso la camicetta perchè ti senti già umida tra le gambe?
La mano che scivola lentamente tra le cosce, raccogliendo con le dita gli umori...Immaginando le Sue mani  che stringono con forza i polsi, sentire quella stratta, unita a dolcezza nel guidarti dove Lui vuole, quella fermezza che ti fa continuamente bagnare...mostrandoti oscenamente eccitata ai Suoi piedi-



.

sabato 26 novembre 2011

Emozioni




Mentre sento la mancanza delle Tue mani, della Tua pelle, del Tuo sapore, dei Tuoi sguardi...
Tutto bene? Mi chiedi...Il Tuo sguardo attento si posa su di me, sul mio corpo nudo, la mascherina sugli occhi, sdraiata sul letto, polsi e caviglie legati, la fica aperta, oscenamente esposta, vulnerabile, disponibile, completamente alla Tua mercè...i morsetti, le corde, le Tue mani...
Sto bene, magnificamente bene. Non ho idea di quanti minuti sono in questo stato d'attesa, trepidazione, timore e soprattutto d'eccitazione. E' tutto così sconvolgente, è rivedere in pochi minuti tutte le emozioni provate, mi piace la consapevolezza del Tuo potere su di me, mi eccita .Riguardo il video, le foto, alzo il volume ed ascolto le nostre parole registrate, la tua frusta, la tua voce avvolgente, di nuovo le tue mani...guardo le mie gambe aperte, l'effetto che il desiderio di Te mi fa."La fiducia", era tutto lì in fondo il segreto...Così ti riassaporo mentre mi guardo, ed è per me, emozione pura.

venerdì 25 novembre 2011

Collare



L’Hotel è sempre lo stesso, entro nella tua stanza, mi guardo attorno, esamino gli oggetti del vizio, in silenzio senza commentare, pinzette, frustini, oggetti che non conosco…li osservo così a prima vista possono apparire duri, offensivi, terribili… noto il collare sul tavolino, sarei una stupida a non capire che è qualcosa di simile a ciò che mi hai messo ai polsi e alle caviglie, mi bendi, mi accarezzi, prima dolcemente…sento che mi stai mettendo qualcosa al collo, inizi col posizionarlo sulla mia pelle, vibro al contatto ma non mi muovo, mi stai mettendo un collare, penso…è da gioco, ma è pur sempre un collare, il mio primo collare..”Ora so che fai sul serio” Panico..Piacere.


L’idea di un collare mi paralizza, non so l’effetto che fa, non ho mai giocato così e con un collarino da cane, questo è robusto, largo, nero, il contatto con la pelle è confortevole, eccitante, mi allacci il collare, non replico, ma in un istante il mio mondo cambia, tutto, completamente, mi prendi le mani, mi solleciti ad alzarmi, cerco di fare del mio meglio, nuda, sandali altissimi, mascherina e collare, barcollo lievemente, ma sei forte, mi sorreggi, mi guidi, mi sento tirare per il collo…Ho un guinzaglio? Non so perché ma non mi sorprende che mi hai messo il guinzaglio, non vedo, mi metti in ginocchio, mi muovo, continui a guidarmi, mi sento impedita, ma ora sono ai tuoi piedi..e mi sistemo tra le tue gambe.

A volte basta una foto

Sono in piedi, indosso un tubino nero, una scollatura che lascia intravedere l'attaccatura del seno, sandali neri, tacco alto, molto alto come piacciono a te...ti avvicini e ti fermi proprio dietro di me a pochi centimetri, senza toccarmi...avvicini la bocca e mi sfiori appena, respirandomi vicino, intanto le tue mani mi toccano, mi accarezzano e risalgono piano lungo le braccia, fino alle spalle.

Mi sposti appena i capelli, ascolto le tue mani, mentre la tua bocca si avvicina all'orecchio e le labbra lo afferrano dolcemente, provocandomi un piccolo brivido.

Giochi con la lingua dietro l'orecchio e sull'attaccatura dei capelli, baciando e respirandomi sul collo, mentre le labbra esplorano ogni centimetro di pelle scoperta...strappandomi un gemito.

Le mani intanto, mi cingono i fianchi, prima dolcemente, poi con maggiore decisione, fino a farmi sentire l'eccitazione nei tuoi pantaloni.

I respiri si fanno più intensi, le tue labbra spaziano dal collo alle spalle, una mano mi abbassa le cerniera, l'altra percorre lentamente il mio ventre fino a sfiorare il seno ancora coperto dal vestito e lì le dita indugiano dolcemente.

Le tue labbra mi divorano il collo e le braccia fino a far cadere il vestito, ora il tuo sguardo scende lentamente lungo il mio corpo...mi guardi, non so per quanto tempo e io guardandomi allo specchio mi vedo...bella.

Addosso ora ho solo il perizoma e i sandali, continuo ad ammirare i nostri corpi sull'enorme specchio che ci sta innanzi, la mano che prima indugiava sulla stoffa ora sfiora il mio seno, ed è un attimo, perchè il palmo e le dita lo avvolgono completamente e lo stringono con forza lasciandomi per un attimo senza fiato.

Mi pieghi leggermente in avanti con il busto, mi fai appoggiare le mani all'enorme specchio che c'è davanti a noi allontanando il collo delle labbra e premendo il tuo sesso contro il mio sedere, le tue dita iniziano ad esplorare la mia intimità già inumidita, divarico leggermente le gambe per permetterti di toccarmi più a fondo.

sabato 7 maggio 2011

Pensieri




Quello che lascia meravigliate, quello che ci dà un’enorme speranza e fiducia in un futuro in cui la vita delle donne e dei bambini sarà migliorata e costruita da mani femminili, sono tutte le cose che siamo riuscite a salvare di noi per i nostri figli... la tenerezza, la passione, la fiducia nel nostro istinto, la scoperta di un coraggio che ignoravamo di possedere, l’apprensione per un’altra esistenza umana, la totale comprensione del prezzo e della precarietà della vita. La battaglia di una madre per il figlio – contro la malattia, la povertà, la guerra e tutti i germi di sfruttamento e malvagità che sviliscono la vita umana – deve diventare una comune battaglia umana, intrapresa con amore e con l’impeto della sopravvivenza. (Adrienne Rich).


Atavica “ l’attesa” di ogni madre
non si esaurisce in soli nove mesi.
A mia madre e a tutte le madri del mondo.





mercoledì 16 marzo 2011

Pensieri


Vorrei portarti in tutti i posti della mia vita. Sono sicura che camminandoci con te avrebbero un altro sapore. Tutti, anche i più brutti, saprebbero di buono.

Ciò che avevo dimenticato è che non sono poi così randagia, è che appartengo alle persone quando loro appartengono a me. Io devo averne cura, sono Mie.

pensieri tra Me & me.


E così passano i giorni e dici “scrivo”, poi “no, non scrivo”, “c’è questa cosa che devo proprio scrivere” e “tanto a che diavolo serve?”, “ma se scrivo magari aiuta” ma  a chi?
E così passano i giorni. E cose belle da raccontare.E cose belle da vivere.E cose brutte. Ma ho notato che quelle non le vuole sapere nessuno.
Vuoi incantarti e sentire un po’ di vuoto nello stomaco ed essere confusa perchè le cose sono troppo vicine per metterle a fuoco...offuscato va bene, ma non per le lacrime.
La rabbia non passa , anzi aumenta inizi a non sentire più nulla di altro se non rabbia perchè sei stata una stupida e capisci che tutto è cambiato, che stai indossando una maschera,  che  non ti riconosci più, quanto tempo hai buttato dietro tante parole ed a  quelle lacrime . E così passano i giorni tra sorrisi falsità e costrette verità.
Tra i miei vorrei, i miei non credo e le vostre sicurezze.
Le vostre stupide certezze. la distanza..la distanza data da quanto riesci a sentire il calore di qualcun altro. Mi hanno  detto che io non tocco le persone perché sono sensibile che per me la comunicazione equivale al contatto fisico. Sarà che il  controllo sociale è un’arte sottile e io "sottile" non sono mai stata, in nessun senso.
Ma io studio, sparo sentenze, sputo lame. Ti osservo curiosa, cercando di capire cosa si nasconde dietro domande che non vogliono risposte e risposte che supplicano una domanda.
Sparo sentenze, certo, ma per me è facile, è fottutamente facile, anni tutti passati a cercar di capire, conoscere, interpretare, a cercar di non far scoppiare le bolle, a non bagnarmi, a spacciare le mie sociopatie per un alone di fascino vagamente snob.
E poi, è facile portarti all’inferno e tirarti fuori se tu lo permetti, quello che è difficile è non lasciartici cadere quando tu ti stai lanciando.
Brava.
Raccolta punti fatta di attestati di ammirazione, ma alla fine cosa si vince?
Chi vince?
Ma...Si vince?

da un vecchio blog...Quando mi rileggo mi chiedo.......

domenica 6 marzo 2011

Pensieri




Mi giro , lo guardo, uno sguardo e dopo pochi secondi siamo già fuori di li..
Con molta eleganza tiro su la gonna e mi metto a cavalcioni su di lui.
Inclina un pò il sedile, mi bacia il collo, scende con la lingua nella scollatura, i miei seni hanno già i capezzoli inturgiditi dall'eccitazione, mi tira giù le spalline del vestito. Lo abbassa fino a lasciare scoperto il reggiseno. Morde i seni da sopra la stoffa e comincia a mordicchiarli ....leccarli...succhiarli... la sua lingua mi fa impazzire,poi si ferma.
Gli metto una mano nei pantaloni, lo tocco da sopra i boxer, freme, lo accarezzo e scivolo giù . Mi inginocchio davanti a lui, le slaccio i pantaloni e lo prendo in bocca,con la lingua formo dei cerchi, gli giro attorno piano e poi veloce, e poi mi fermo… la solita stronza mi dice …
Gli sfilo i pantaloni e mentre le mie dita sfiorano il suo addome e le sue gambe, la mia lingua lo lecca, continuo a giocarci un po' con la lingua. Lo bacio. Poi lo prendo in bocca. So che a lui piace il calore della mia bocca
" No!, Non voglio scopare.... voglio giocare" sussurro all'orecchio.
Scivolo di nuovo giù, il suo respiro si fa sempre più forte, lo raggiungo e con la mano inizio a manipolarlo facendo scorrere delicatamente la sua pelle, mentre con la bocca succhio
Mi muovo lentamente e con passione, non voglio che venga subito, amo averlo in bocca.
Ormai è diventato incontrollabile, gronda di goduria da tutti i pori, non riesce più a resistere, continuo a masturbarlo con la bocca fino a quando non sento il calore innondarmi la gola.

venerdì 18 febbraio 2011

Pasolini


Amo ferocemente, disperatamente la vita. E credo che questa ferocia, questa disperazione mi porteranno alla fine. Amo il sole, l’erba, la gioventù. L’amore per la vita è divenuto per me un vizio più micidiale della cocaina. Io divoro la mia esistenza con un appetito insaziabile.

Come finirà tutto ciò? Lo ignoro.

— Pier Paolo Pasolini

Pensieri


E faccio fatica a restare dritta in piedi….Ho imparato cosa

significa cadere piu’ di una volta e rialzarmi. Mi rialzo e

cerco di trarne la maggior forza possibile. Ogni evento ti lascia qualcosa e si

porta via un pezzettino di te, …

L'attesa:
È come avere un gran fuoco nella propria anima e nessuno viene mai a scaldarvisi, e i passanti non scorgono che un po’ di fumo, in alto, fuori del camino e poi se ne vanno per la loro strada.






giovedì 17 febbraio 2011

lunedì 14 febbraio 2011

Pensieri




To be honest, not a lot of things makes me feel as pretty as when I’m kneeling in His presence . There’s nothing like feeling elegant and graceful as I present myself. :)



E' così che m'immagino mentre mi dice di inginocchiarmi...

mercoledì 9 febbraio 2011

Pensieri.



E poi sempre quella maledetta voglia di cibarsi…..” benedetto sei tu mio Signore dio dell’universo, dalla tua bontà abbiamo ricevuto questo pane”.....e poi lentamente lasciarsi andare e sapere: di essere goduta voluta desiderata nel più intimo segreto del proprio essere. Ora tutto può accadere.Viversi,accettarsi, chiedere, ubbidire, darsi, dare,mostrarsi abbandonando finalmente davvero ciò che frena, inibisce, contiene, trattiene. Accade tutto, in un indefinibile lasso di tempo. Accade..

martedì 1 febbraio 2011

Pensieri




Ad un soffio da te, senza sfiorarti ti guardo e la desidero, con le mani le sollevo il seno ne strizzo uno, ci gioco,tiro fuori la lingua e inizio a torturarla, è una strana sensazione avvicinarla a lei, lo bacio e ne succhio un po' il capezzolo, chiudo gli occhi e inizio ad assaporarla per il mio piacere, a battere con la punta della mia lingua la sua perla.Assaggio il suo sapore, la consistenza, prendo confidenza col suo corpo e inizio a leccarla con decisione, sono decisa a farla godere, voglio farla godere come non mai per te..

lunedì 31 gennaio 2011

Tracce




Sono tracce e le indosso. Non voglio più parole dolci per convenzione, pacifici momenti, senza pathos, con i tormenti relegati chissà dove e chissà perchè... Voglio segni, solo i Tuoi segni.Precisi, indelebili e capaci che solo Tu sai infliggermi...
Eccoli.
Sono i Tuoi, Ti somigliano. Il mio corpo ne gode, Sono trofei e li esibisco.

giovedì 27 gennaio 2011

pensieri




E' un soffio sul collo
è la mia pelle d'oca.
È zucchero appena estratto dalla canna, di una dolcezza presuntuosa, arrogante, ci sono ancora i segni dei suoi occhi su di me, porto ancora i lividi della tua presenza. Piano piano apro il mio cuore a un gomitolo di nuove sensazioni, ne vengo travolta e mi annodo, dimenticando tutti i miei limiti.
Emozioni,il piacere di scoprire come in pochi secondi possa cambiarti la vita.

mercoledì 26 gennaio 2011

Dedicato ad Alda Merini



Lucilla Giagnoni
Dedicato ad Alda Merini
messa in scena ed adattamento di Ivana Ferri
“Avvolta nelle sue grandi collane, con l’immancabile rossetto e la compagnia fedele di una sigaretta, parlava della vita, dell’amore, del manicomio con una profondità e una semplicità straordinarie. Ci mancheranno le sue poesie affidate senza calcolo alle grandi case editrici come al passante che gliene chiedeva una. Ci mancheranno i suoi occhi che avevano attraversato il tunnel dell’Ospedale Psichiatrico e che avevano visto l’altra faccia della nostra società “perfetta”. Sì, Alda Merini è stata una poetessa, anzi lei era la “poesia”.

Così Ivana Ferri ricorda la poetessa milanese recentemente scomparsa, alla quale aveva dedicato uno spettacolo alcuni anni fa “Una sottile linea d’ombra”.

A distanza di anni e con la tenerezza di un’assenza, Ivana Ferri, ha chiamato Lucilla Giagnoni a interpretare un percorso articolato tra liriche e racconti di vita scritti da Alda Merini in epoche e situazioni diverse. Una serata per ricordare “lei” ma per richiamare anche, ancora una volta, l’attenzione su quella pagina nera che è stato il sistema manicomiale italiano fino a fine anni ’70.



sabato 22 gennaio 2011

Desiderando


Sorseggio brandy, ascoltando qualcosa oltre una canzone di sottofondo. È lì che forse mi sfiori, desidero sentire  le tue mani ,vorrei seguissero le linee morbide della mia carne  così da disegnare su di me impronte, seduta, ti osservo e ripenso in quale punto preciso hai colpito, affondandomi.
e guardo la tua bocca, la tua lingua  seducente, sui seni e nella mia fica.
come a voler dire sei mia.
e sono ingovernabile, quando ti penso...
forse sono matta ma  ho le gambe molli e la testa fra le nuvole.

Desiderandoti........

giovedì 20 gennaio 2011

Parole


Pagine su pagine.
Arretrati..
Parole di verità, parole di finzione, parole parziali, sogni,  tanta curiosità,  rabbia. Non avevo più fiducia in niente e debbo dire che di stress in quel periodo ne avevo accumulato tanto... con tutto quello che ne consegue, sofferenza, dolore, frustrazione....quanta rabbia si era accumulata tra le mie labbra....E la mia rabbia voleva morderMi per aver permesso di arrivare a quel punto..
Quanta violenza avevano accumulato le sue braccia, quanta rabbia i suoi occhi e la sua bocca . Non riusciva più a riconoscersi e non capiva il perchè....Continuava a ripetere sempre le stesse cose, prima in silenzio poi urlando.
Tutto questo ho trovato qui, in questo posto di rifugio, di esibizionismo, di sfogo, di svago. C'è chi continua, costantemente ad essere presente quotidianamente, c'è chi va e chi viene. chi si stanca e si sà, ogni cosa prima o poi sfocia nell'insopportabilità. Cerco di porre più  attenzione a me stessa, di dedicare attenzione, sarà colpa delle note di Ryuichi Sakamoto che mi distraggono, distolgono la mia attenzione da tutto quello che mi circonda...

martedì 4 gennaio 2011

odi et amo


Ci sono volte in cui vorrei chiudermi da sola la bocca e non solo la bocca, ma legarmi anche le mani, per impedirmi di scrivere e di parlare..Altre volte Vorrei agguantarti per la bocca e lasciarti soltanto per fatica, non posso farne a meno, mi conosco lo sento, percepisco..e allora  quando la vita diventa troppo confusa, a volte c'è solo una cosa da fare  .... contare su qualcuno per farsi tenere i capelli quando vomiti. ... così da poter vivere felice e contenti nel terzo atto. .... Poi  andare da lui e scopartelo fino a fargli fumare le orecchie..dimenticherà tutto!
Non so se capita solo a me , ma in me credo viva  un esorcista al contrario e un orgoglio devastante. Per l'orgoglio ho chiesto aiuto a un domatore di tigri e in qualche modo sto migliorando, sto imparando finalmente a contare...anche se a volte conto fino a dieci... ma non conto mai abbastanza... riguardo l'esorcista è un po' dura, spesso viene alimentato dai miei momenti di pazzia e allora dà di testa e non riesce a dominarsi, così da fare grossi danni.
Non sono le motivazioni ad essere sbagliate, ma il modo in cui esercito e vomito parole.Conto, mi calmo e poi esplodo...Ci sono persone che mi sopportano..c'è chi  mi ama, alcuni mi odiano,  altre che mi lasciano sbollire e altre che fuggono...Altre che ritornano.Ma la cosa peggiore è quella di scavare, piego la testa e scavo...scavo, mi graffio, graffio e solo quando sono esausta mi arrendo...ma è solo una resa, perché in realtà la pala ,è sempre li al muro, aspettando tempi migliori per schiacciarla direttamente in faccia se è il caso.
Quando conosco qualcuno  di solito vengo definita, come persona dolce e comprensiva. Giuro...la mia risposta è sempre la stessa: Attenzione, non fidatevi del mio sorriso a volte di colpo divento maniaca omicida e giro armata di pistola e coltello. Non mi crede mai nessuno...Eppure basterebbe ...

cerco di Perdonarmi...
E così imparo a fare l'amore
con la devozione di chi ama.
Forse null'altro mi può salvare.