lunedì 25 ottobre 2010

Partire cambiare tornare. Tornare cambiare partire.



Prima di partire mi spoglio di tutto. Tolgo lo smalto e il trucco, mi spettino i capelli.Mi spoglio di molte parole e di tante sensazioni. Inscatolo questi anni di vita, raccolgo libri e piego vestiti. Chiudo le mie borse e scarpe, annoto sul retro di una busta quello che devo fare. Non saluto non ne ho voglia, mi ricordo la sensazione di inizio che questa fine di libro prometteva, me la ricordo sulla pelle, nel respiro. Certo non posso ancora dire molto sulla mia vita, ma di sicuro sono andata oltre .... Ho scoperto che la meraviglia e la sofferenza si equivalgono, a tutti i livelli. Porto con me il dolore , ne ho ancora la ferita. Eppure ho riaperto alcuni ricordi, e fanno male da tanto sono belli. Ho ritrovato una me un po' più indomita, un po' più irrequieta. Svolazzante sull'orlo del precipizio come sono sempre stata. Vado avanti rimanendo sempre me stessa, cerco di perdonare e di essere perdonata. Ho ritrovato un po' di insicurezza un po' di dolcezza un po' di paura.... Torno me stessa, silenziosa e bianca, come sono in questo momento. Bianca di cambiamento, bianca come il colore della mia pelle. Bianca da dipingere. Libera dal passato.



Parto. Parto come sempre, ma parto per la prima volta

Morpheus et Iris

Guerin 1811 - Museo Hermitage

L'amore è una bocca nel cuore mai sazia di Te.


Mi trovo seduta sulla mia ormai logora sedia davanti il mio paziente pc... Avevo deciso di uscire stasera, giusto per far prendere un pò d'aria fresca al mio cervello fumante ma, dopo una rapida carrellata degli eventi che la movida mi offre, mi è venuta meno l'intraprendenza.. Quindi eccomi di nuovo qui a ripensare alla situazione paradossale di oggi ...E' così che dev'essere.. è così che và.. Nessun dolore!!! Mantenere la calma.. non battere ciglio!! Stranita..stordita.. Trovarsi nelle più strane situazioni, impensabili.. paradossali e a tratti ridicole..Leggo la posta di oggi e sorrido, e anche questa volta ci risiamo penso...cambio portale ma la situazione è sempre la stessa. Ho intrappreso da qualche giorno una fitta conversazione con un Master, questa volta cercando di dare meno all'occhio possibile, ma come al solito eccole già qui le solite malelingue..ma quello che mi lascia sconcertata sono le modalità ...sempre le stesse. Normalmente vieni contattata dalla ex schiavetta o dall'amica di turno che ti propone amicizia e così inizia la solita solfa..sono sconcertata, ma questa volta preparata, quindi leggo e non favello, anzi rido di gusto. Il povero Master di turno che tra le altre cose è un uomo molto interessante ha già capito di che morte deve morire ....i primi 10 messaggi della mia nuova amica , sono messaggi per farsi conoscere, schiava di tizio, pubblica la sua foto per delimitare il suo territorio .. circondata da foulard di seta bellissimi, stanza elegantemente arredata, lei...con qualche chilo di troppo in completo intimo bellissimo. Mi fa presente che lui è molto generoso, mi spiega che è una slave atipica e che ha appena chiuso la situazione con il nostro amico in comune. Mi chiede con una punta di ironia e cattiveria se ho già visto i Suoi bellissimi"occhi cattivi."..mi spiega che in realtà lui non è un vero Master, non è neanche sadico...E ci risiamo io penso....ma quanto sono niose e prevedibili le donne...a questo punto taglio corto e le comunico che la mia idea non cambia che è un bell'uomo molto raffinato e gradevole quindi in realtà "nonmenepuòfregaredimeno "...Ma lei nulla... continua il suo monologo ... un pensiero mi è balenato per la mente: non ho potuto fare a meno di notare quanto assurde siamo noi donne, penso al tempo sprecato in passato ad ascoltare queste cretinate, perdendo di vista probabilmente il vero senso delle cose...Insomma è buffo pensare che Tutto si ripeta ..Ora posso anche sorridere e andarmene anche a letto.. e augurarmi Buona notte.
Non era profonda come al solito quella cicatrice..
Più in rilievo, più difficile da rimarginare.

Forse perché il suo cuore era talmente gonfio di amore che voleva scoppiare.

Parlo, Ti scrivo, ci sei, mi ascolti, mi consigli. La Tua Presenza forte e costante nella mia vita, ogni giorno più convita di aver fatto bene a contattarTi, sono passati due anni..Lo so il mio carattere non Ti ha aiutato, ma TU SEI L'UNICO che mi comprende. Parlo. Si, molto. Ma Tu mi stai insegnando ad assaporare i silenzi. A gustarmi uno sguardo. A godere dell'attimo. Ci sei. Sei in me. Dentro me. Presenza costante invisibil per tutti, ma per me importante. Mi ascolti. Sempre. Lo vuoi. Vuoi che Ti parli di me. Vuoi sapere tutto e tutto sai della mia vita. Mi consigli. Senza Te in questi mesi di buio, astio, silenzi, indifferenza, avrei sicuramente dato fuori di testa. Mille volte sono stata sul punto di urlare, di vomitar veleno. Mille volte mi sono fermata, pensando a Te, alla Tua costanza- Quante volte ti ho promesso di venir via e non mantenuto . Mille volte Te ne ho parlato e mille volte hai saputo calmarmi e dirmi cosa fare. Quante volte non ti ho ascoltato, oggi riesco a comprendere tutto. Mi spiace ho dovuto fare questi passi da sola, sono stati duri difficili ma indispensabili. Sono caduta, Tu non volevi, volevi portarmi via di qua. Grazie or lo so Hai sempre avuto cura di me . Per Te e grazie a Te sto cambiando ... e questa evoluzione mi piace. Non so se essere orgogliosi e fieri sia corretto . Ma io sono orgogliosa e fiera di Te.
Il dolore quando non ti divora ti unisce.Se non ti soffoca e ti lascia vivere diventa un legame profondo.Più di qualunque altro sentimento.

So soltanto
che non so nulla
...questa è la mia unica certezza...

Cronaca di un’attesa

senza speranza, senza perché ...

Un nuovo giorno nella sala di rianimazione: è martedì, il giorno del dolore più intollerabile. L’elettroencefalogramma è piatto: non c’è più spazio per nulla, solo per le lacrime. è dichiarato clinicamente morto. Fuori di quella stanza tutta tubi e gelo resto io con il mio dolore per aver deciso di prolungare la sua agonia.
S ala di rianimazione, e terapia inten- siva. O camere della disperazione. È in quelle stanze che ho passato e conosciuto il dolore.

quello straziante calvario.

BDSM

CIO' CHE APPARE NON E'
CIO' CHE E' NON APPARE
So che i consigli non richiesti, le critiche soprattutto quelle velenose e offensive e cosa più importante, assolutamente non costruttive, nascono da sentimenti come rabbia, invidia, dolore e mi spiace per le persone che per liberarsene devono gettare veleno e regalare dolore. E’evidente che sono persone che non stanno bene e provo dispiacere per loro. Ma mi concedo anche un po’ di rabbia nei loro confronti perché non è giusto subire inermi la cafonaggine, cattiverie o i problemi, altrui. Trovo anche questa una grave forma di violenza e mancanza di rispetto.E quindi se posso, a fatica, accettare l’impossibilità di piacere a tutti, non riesco altrettanto serenamente a capire la cattiveria e la violenza della gente.

No, decisamente. Alla scortesia, all’arroganza, all’offesa gratuita io no.

Non mi abituerò mai. Dimenticavo...........
Non capisco e non ho mai capito perché le persone virtuali che si avvicinano a me sentano l’esigenza ed il bisogno profondo di psicanalizzarmi. Sembro così turbata? Quasi tutti/e i virtuali , dicono di capirmi, di comprendermi, di sapere tutto di me e si arrogano il diritto di essere i miei psicosalvatori. Ma chi ve lo ha mai chiesto….Fatta questa psicopremessa devo dire che sono arrivata all’unica conclusione psicopossibile: Cazzo, sono disturbata!! Disturbata e turbata!! Sono paranoica, dissociata ed instabile.Stupida, perversa… e adesso pure parecchio disturbata.Dovrò per forza cercare, trovare, leggere e studiare un adeguato metodo di sopravvivenza



E SE NON MI PASSA?
Ecco, sto pensando--
E se poi non mi passa, se poi continuo ad accendere il pc la mattina aspettando un tuo messaggio, se poi continuo a mandarti messaggi scriteriati ( lasciamo perdere ) a cui non ottengo risposta, se poi continuo a star qui e se potessi lo strozzerei, se poi continuo ad aspettarti , se poi continuo a cercare la macchina in tutto il parcheggio, se poi mi vesto e mi trucco tutti i giorni come se dovessi vederlo da un momento all’altro, che faccio?
Con i «vorrei» non si è mai fatto niente.

Con i «proverò» si son fatte grandi cose.

«VOGLIO» ha fatto miracoli.

Pensieri


E passi ore ad ascoltare persone che parlano di amori impossibili

Ma cosa significa Impossibile?
Impossibile è un dolore innammissibile, insopportabile, intollerante
Non poter toccare le tue mani
_dettagli minuziosi di vita quotidiana_







Pensieri


Non funziono che a pazienza ed entusiasmo.