martedì 15 maggio 2012

Concerto Chopin.

  
   
Le note di Chopin trastullano l’aria, sembrano un vento notturno e leggero: opera 9 sonata nr.2, una delle mie preferite. Mi è impossibile correre coi tacchi, no  è che questa sera piove...e sono a piedi, sì certo che mi sono bagnata…ma continuo a correre, sono in ritardo, il concerto è già iniziato.  Finalmente entro in Chiesa, sempre Chopin, opera 27 nr.2,  l’abisso mi percorre come un brivido gelato...Non so perchè ma ho sempre percepito la musica come una perversione sacra in cui infrangersi, mi accomodo sulla panca, resto imperturbabile anche se bagnata, col mio solito vestitino nero ,ora posso chiudere gli occhi e rilassarmi… Lo so, vorrei non farlo, ma continuo la sua opera su di me quella immaginata, sospirata...
( Concerto del 12.05.2012)

....Mi slaccia il vestitino, che cade morbido per terra e le sue mani, come se lo accompagnassero, mi sfiorano i fianchi, mi sussurra  nell’orecchio di sdraiarci sul letto…ci allunghiamo e continuiamo ad esplorarci…toglie  la maglia e lascai cadere le scarpe. Mi ritrovo sopra di lei…e ci baciamo... ci guardiamole sfioro i  seni, lei si  slaccia la gonna.
La mia mano sul suo ventre vorrebbe scendere per conoscerla ma ancora no…non so se vuole…non so se voglio…aspetto…e ci ritroviamo in ginocchio una di fronte l’altra, le sposto i capelli dietro l’orecchio, è un gesto che amo, le bacio il collo mentre esplora i miei seni…e sfiora la mia pelle…io questa volta voglio osare…senza indecisione infilo due dita tra le sue labbra…le esce un gemito…e’ bagnata, e’ morbida..