Cronaca di un’attesa
senza speranza, senza perché ...
Un nuovo giorno nella sala di rianimazione: è martedì, il giorno del dolore più intollerabile. L’elettroencefalogramma è piatto: non c’è più spazio per nulla, solo per le lacrime. è dichiarato clinicamente morto. Fuori di quella stanza tutta tubi e gelo resto io con il mio dolore per aver deciso di prolungare la sua agonia.
S ala di rianimazione, e terapia inten- siva. O camere della disperazione. È in quelle stanze che ho passato e conosciuto il dolore.
quello straziante calvario.
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